La parola “meditazione” non significa soltanto ponderare, riflettere, sondare, esaminare, soppesare, in sanscrito ha anche un significato molto più profondo del “misurare”, ossia “diventare”. (Krishnamurti)

 

UNA TECNICA ANTISTRESS APPLICATA NELLE SCUOLE

In questo capitolo desidero porre l’attenzione sulla Meditazione Trascendentale la quale è considerata come la migliore delle tecniche antistress e che in questo momento è divulgata nel mondo dalla Fondazione Linch all’interno del progetto “Scuola senza stress” attualmente attivo in diversi paesi nel mondo.

Il progetto è stato inserito in diverse scuole e in questo momento circa 250000 studenti stanno effettuando il programma della MT all’interno delle ore di lezione programmate con notevole miglioramento delle performance scolastiche e dello sviluppo psicologico.

Anche se la Meditazione Trascendentale non è da intendersi come una tecnica auto ipnotica di controllo dello stress, ritengo opportuno presentarla in questo lavoro per gli effetti positivi sulla riduzione di quest’ultimo negli studenti ed anche per i miglioramenti ampiamente documentati dalle ricerche scientifiche nelle diverse aree fisiche e psicologiche, nonché nella riduzione dei fenomeni di bullismo e di assunzione e di abuso delle sostanze stupefacenti.

A tal proposito utilizzerò in questo caso alcuni dati presentati nella documentazione della fondazione, verso cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti, poiché li ritengo abbastanza incisivi al fine dell’oggetto di questo lavoro.

Ma ancor prima di questo desidero presentare brevemente alcune necessarie note introduttive relative alla meditazione ed esprimere un profondo ringraziamento all’interno di una dimensione devozionale a colui che ha consentito con la sua opera la divulgazione della MT in quasi tutti i paesi del mondo ed ha ravvivato l’intero corpo di conoscenza della filosofia vedica; Maharishi Maesh Yogi

 

 

La Meditazione trascendentale

 

La meditazione trascendentale è stata introdotta in occidente da Maharishi Maesh Yogi, il suo grande merito È quello di aver ravvivato l’intero corpo di conoscenza della scienza vedica ed esattamente i quaranta aspetti del Veda. Maharishi in particolar modo ha diffuso in tutto l’occidente la meditazione trascendentale riproponendola nella sua originale purezza e ravvivando quella conoscenza che in qualche modo era andata dispersa e confusa nella sua stessa terra di origine.

Altro grande merito di Maharishi È stato quello di aver consentito la diffusione di questa tecnica rendendola disponibile agli individui di ogni livello enucleando la falsa credenza che la MT fosse una metodica di natura esoterica e destinata a pochi.

In tutte le culture si È sempre affermato che l’uomo È in grado di sperimentare alti livelli di coscienza in termini di esperienze di unità ed espansione, unitamente ad un intimo contatto con la natura, ed inoltre si È anche affermato che esistono delle tecniche e delle procedure che consentono la realizzazione di questi  stati di coscienza e che queste tecniche fanno parte delle tradizioni di conoscenza sia occidentale che orientale.

La meditazione, intesa come pratica finalizzata alla realizzazione di particolari stati di coscienza e all’espansione del livello di consapevolezza, è spesso correlata all’India e il termine in se evocava una pratica particolarmente complessa; sino alla seconda metà del secolo scorso la meditazione era associata ad alcuni preconcetti che spesso scoraggiavano l’individuo che desiderava avere una esperienza di pratiche meditative.

I preconcetti più comuni erano i seguenti:

A qualche livello la meditazione era associata a tecniche di concentrazione e di controllo della mente che erano considerate particolarmente difficili. Si supponeva che tali difficoltà fossero presenti anche dopo anni di pratica.

Si pensava che la meditazione fosse indicata solo per quegli individui che avevano un particolare stile di vita, ad esempio religiosi o mistici che vivessero in eremitaggio.

Lo scopo della meditazione era prevalentemente spirituale e religioso e la pratica era spesso associata al concetto di “illuminazione”, una sorta di auto allucinazione, con nessuna correlazione con la vita quotidiana e con il progresso sociale.

La meditazione non era considerata come effettivamente influente rispetto alle istanze pressanti del  mondo reale, ed infine l’idea dell’espansione della coscienza era considerata qualcosa di metafisico senza alcuna possibilità di definizione nell’ambito della ricerca scientifica.

Il merito di Maharishi Maesh Yogi è stato quello di aver dato al concetto di meditazione un nuovo contributo che ha letteralmente sovvertito i preconcetti precedentemente espressi, ed esattamente:

La meditazione trascendentale si apprende facilmente e può essere praticata con estrema facilità. Può essere appresa da individui appartenenti a qualunque background culturale; si apprende in poche ore di lezione e gli effetti positivi si possono verificare dopo pochi giorni di pratica.

La meditazione trascendentale è una tecnica che può essere praticata da chiunque, è una tecnologia interna basata su una tendenza intrinseca del sistema nervoso umano e può essere facilmente appresa indipendentemente dal livello culturale e dallo stile di vita.

Apprendere la meditazione trascendentale non richiede alcuna adesione ad alcun sistema filosofico ne ad alcuna credenza religiosa. I particolari processi evolutivi che si verificano con la meditazione non sono strani o poco realistici, ma fanno parte delle normali facoltà emotive e di pensiero correlati ai valori della vita quotidiana. Quello che si verifica è l’estensione delle normali facoltà che sono insite nel sistema nervoso umano.

La meditazione trascendentale è una tecnica sicura ed efficace e può essere facilmente insegnata con la possibilità di una veloce verifica dei benefici sul piano fisico, emotivo e cognitivo.

In ultimo la meditazione trascendentale è divenuta oggetto di diversi studi scientifici che ne hanno ampiamente dimostrato la validità sui diversi piani; ad oggi sono stati effettuati più di 600 ricerche scientifiche in più di duecentocinquanta istituti università in diversi paesi del mondo.

Questo tipo di inversione in qualche modo È familiare in questo secolo, la rivoluzione tecnologica riguarda molti aspetti della vita umana, ma in questo caso la l’innovazione tecnologica non È frutto di ricerche di laboratorio, riguarda invece la validazione scientifica di un programma il cui scopo originale era quello del naturale sviluppo delle potenzialità del sistema nervoso umano e lo sviluppo delle potenzialità inerenti alla sua natura.

Questo tipo di ricerca fu effettuata migliaia di anni fa ed i risultati furono sintetizzati in alcune procedure che furono poi codificate in precise istruzioni.

Poiché il sistema nervoso umano è uno strumento molto delicato, caratterizzato dalla potenziale capacità di funzionare a diversi livelli di operatività, le semplici istruzioni verbali erano insufficienti a preservare gli aspetti più sottili di questa conoscenza e del suo funzionamento; era quindi necessario avere insegnanti in grado di interpretare correttamente le esperienze soggettive conseguenti alla pratica della meditazione.

In altri termini è assolutamente necessario avere la guida di un maestro che sia un esempio vivente della corretta conoscenza e pratica della meditazione trascendentale, al fine di evitare la degenerazione della  conoscenza e della pratica della Mt.

In assenza di un insegnante che ha sviluppato egli stesso un alto livello di espansione di coscienza e capace inoltre di interpretare correttamente le antiche istruzioni riguardanti i delicati e  sottili stati della mente, le corrette procedure possono  essere oggetto di gravi incomprensioni e distorsioni e quindi determinare la perdita della loro efficacia.

Maharishi riteneva che questo fosse accaduto molte volte nella storia della tradizione della conoscenza vedica e in particolar modo per quanto riguarda l’insegnamento originale della meditazione; sebbene la conoscenza sia stata tramandata oralmente o attraverso scritti, ciò che è mancato nel tempo è stata la corretta interpretazione che poteva essere data da un maestro attraverso la sua esperienza.

In questo senso la MT è stata tramandata da grandi maestri e lo stesso Maharishi ha avuto la benedizione di aver avuto come suo  maestro Swami  Brahmananda Saraswati, Shankaracharya di Jyotir Math dell’Himalaya, un leader spirituale dell’India, diretto discendente della tradizione di Shankara.

La Tradizione di Shankara è considerata in India quel filone filosofico che custodisce l’intero corpo di pratiche e tecniche che fanno riferimento alla filosofia vedica e in particolar modo quelle tecniche che collettivamente possono essere chiamate col nome di “ meditazione”; queste tecniche sono state tramandate lungo la tradizione dei maestri, sempre sotto uno stretto controllo.

Maharishi comprese chiaramente attraverso la sua personale esperienza che vi era una certa distorsione e incomprensione rispetto al significato e alla esperienza di queste antiche pratiche di meditazione; egli osservava che forzare la mente attraverso la focalizzazione su stimoli visivi o uditivi, in effetti non conduceva ai risultati desiderati. Egli riteneva che la meditazione dovesse essere una procedura facile, un processo automatico e non un processo faticoso di concentrazione e controllo della mente.

La meditazione doveva essere una procedura semplice che facesse riferimento alle tecniche della tradizione dei maestri, e che tenesse sempre in considerazione le esperienze personali degli stati di pura coscienza quale fine ultimo della tecnica.

Se confrontiamo l’importanza che Maharishi ha sempre dato alla esperienza profonda della trascendenza attraverso la tecnica della MT, nella sua semplicità, con quanto enfatizzato nelle lezioni e negli scritti di filosofi, sia occidentali che orientali, ci rendiamo conto di quanto questa fosse radicalmente opposta all’analisi intellettuale di questi ultimi.

Sin dall’inizio egli aveva sottolineato la naturalezza del processo in relazione alla sua semplicità e comprensibilità, per altro correlato alla scientificità della sua natura, piuttosto che il possibile aspetto mistico, contrariamente ad altre procedure che tendevano a forzare la mente in diverse pratiche piuttosto innaturali.

Maharishi in una sua conferenza del 1960 enfatizzava quanto segue:

“Esistono molti sistemi che sono chiamati ‘meditazione’ che hanno lo scopo di  raffinare la mente attraverso il suo controllo, in un modo o in un altro.

Tutti questi sistemi sono difficoltosi e tediosi e ben lontani dalla realizzazione della trascendenza ed inoltre tendono a farci sprecare tempo.  A causa della difficoltà e della inefficienza di questi metodi di controllo della mente, si è finito con l’accettare l’idea che il sentiero verso la pura coscienza sia difficile.

Questa idea è falsa ed origina dall’ignoranza della natura della mente. C’è una grande differenza tra dirigere la mente in una particolare direzione attraverso la concentrazione e darle una direzione permettendo alle sue naturali affinità di operare.

Noi sappiamo che la naturale tendenza di ogni mente è quella di fluire verso un campo di maggiore felicità.

Rivolgendo la mente verso l’interno noi dirigiamo la mente verso un campo di assoluta beatitudine, creatività e saggezza.

È proprio su questo principio si basa il nostro sistema di meditazione e di conseguenza la sua pratica non è difficile.”

 

Maharishi nel riportare alla luce la Conoscenza Vedica e quanto di competenza della meditazione trascendentale scoprì che esistevano due diversi tipi di pratiche meditative: quella che riguardava una vita monacale e quella per le persone che sceglievano di essere coinvolti nelle attività quotidiane con responsabilità familiari.

Con il passare del tempo la prima fu preservata nei monasteri, mentre l’altra si perse progressivamente generando la falsa impressione che la meditazione fosse associata solo ad una vita di rinuncia.

Attualmente la meditazione trascendentale, cosi come è insegnata nelle diverse parti del mondo, è indicata per le persone che sono normalmente coinvolte nella vita quotidiana e questo tipo di insegnamento è stato dimenticato per un periodo di tempo indefinito nell’ordine di secoli.

Nel suo percorso di ravvivamento della conoscenza vedica e nella divulgazione della meditazione trascendentale Maharishi diveniva sempre più consapevole dell’importanza della MT e dei costanti riferimenti presenti nella letteratura vedica che sottolineavano la necessità della pratica della MT per l’evoluzione della coscienza.

 

La tecnica della meditazione trascendentale così come è stata ravvivata da Maharishi è particolarmente semplice, essa è correlata alla attività della mente in un modo meccanico e preciso  e non ha nulla a che vedere con processi di riflessione intellettuale.

Essa è sostanzialmente una procedura per sperimentare il processo del pensiero in una nuova direzione; normalmente siamo consapevoli dei nostri pensieri ma non abbiamo consapevolezza dei diversi gradi di formazione del pensiero, dei primi livelli di formazione del pensiero, nel suo sorgere, però possiamo sviluppare una tecnica che ci consente di sperimentare quei livelli sottili da cui il pensiero si manifesta.

Maharishi, nel ravvivare la tecnica della meditazione sosteneva che per ottenere questo scopo era utile associare al normale processo di pensiero un suono ed in particolare alcuni suoni che sono stati tramandati per secoli nella tradizione di conoscenza vedica.

Questi suoni hanno la particolare proprietà di divenire eufonici e piacevoli quando sono percepiti al loro livello più sottile e nello stesso tempo determinano processi di sincronizzazione dell’attività cerebrale.

Questi suoni sono anche noti con il termine sanskrito di mantra, sono stati preservati nella tradizione degli shankaracharya unitamente a quel sistema di formule e regole che consentono di attribuire ai diversi individui peculiari mantra, poichè quel particolare mantra risuona in una condizione ottimale con una determinata struttura del sistema nervoso centrale.

Al di là di queste correlazioni neurofisiologiche esistono alcune teorie sui mantra e sulla loro applicazione che non sono state del tutto rese note, ma comunque Maharishi ha enfatizzato che l’insegnamento dei mantra viene effettuato secondo  l’antica tradizione e che la pratica è corretta e sicura nella sua applicazione.

Un altro aspetto della tecnica della MT è l’apprendimento del mantra in modo tale da raffinare il processo della manifestazione del suono sino alla sua sorgente, questo processo accade senza sforzo, in modo delicato, e non può essere descritto o comunicato in termini di sequenze standardizzate, poiché esiste sempre una risposta con differenze individuali soprattutto nei primi stadi dell’apprendimento della tecnica e le istruzioni dell’insegnante si modulano sulla base delle risposte individuali.

Per quanto riguarda la tecnica della MT e quindi la pratica in senso stretto il soggetto deve semplicemente sedere comodamente con gli occhi chiusi, non modificando il suo normale processo di pensiero mentre comincia ad usare il mantra nel modo in cui gli è stato insegnato dall’insegnante.

Ciò che viene riportato nelle diverse esperienze di chi inizia a meditare è una immediata sensazione di quiete, rilassamento ed una marcata riduzione  dell’attività mentale; spesso viene riportata la sensazione di perdita di sensibilità di alcune parti del corpo pur coesistendo una condizione di piena consapevolezza associata ad una percezione di espansione e chiarezza mentale.

Ad un certo momento si verifica la sospensione temporanea dell’attività mentale e si sperimenta la cessazione del pensiero, in questa condizione la mente sperimenta semplicemente una cosciente consapevolezza priva di qualsiasi contenuto; questa nuova condizione corrisponde ad un quarto stato di coscienza differente da sogno, sonno e veglia ed è indicata con il termine di “pura coscienza o pura consapevolezza, in cui la mente va al di là della radice e della fonte del pensiero.

Nella esperienza comune il processo è descritto come riposante, profondo, piacevole e che genera una sensazione di rigenerazione, di vitalità, forza e chirezza mentale.

Possiamo dire che Maharishi ha il grande merito di aver ravvivato la conoscenza di questa tecnica che è semplice e piacevole e che da effetti benefici sin dal primo momento. Questa tecnica induce in breve tempo l’esperienza della coscienza trascendentale attraverso un semplice processo, differentemente da quanto sino ad allora era stato pensato, ossia che la realizzazione di uno stato di pura coscienza fosse qualcosa di molto arduo e rendendo possibile ciò che normalmente era considerato difficile o impossibile.

Poco dopo la morte di Guru Deva, Maharishi divenne maggiormente consapevole dell’importanza della tecnica della MT e dei suoi prodigiosi effetti e dell’importanza della divulgazione nel mondo, sopratutto nel campo della salute, dell’educazione, e dell’economia con l’obbiettivo di ridurre la sofferenza umana in generale; nel 1960 egli affermava quanto segue:

 

“C’è una costante crescita di caos nel mondo; la tensione cresce nella vita individuale e sociale, nell’economia nazionale ed nelle relazioni internazionali.

Ciò di cui vi è urgente bisogno è qualcosa che sia in grado di ristabilire armonia nella vita individuale dell’essere umano e che gli dia pace; solo attraverso un livello cosi profondo di pace la saggezza e la felicità possono essere generate.

Tutto ciò che noi oggi chiamiamo conoscenza, l’intero processo senza fine di accumulo di dati ed esperienza, sta fallendo in modo assoluto nel soddisfare i reali bisogni degli uomo…

Io giungo dall’Himalaya con una metodologia destinata ad innalzare entrambi, la mente ed il cuore dell’uomo sino al punto in cui la conoscenza e l’apprezzamento della qualità della sua vera natura possono essere ottenute.

Ho chiamato questo metodo meditazione, ma nella sostanza è una tecnica di auto esplorazione, essa consente all’uomo di immergersi nei meandri più profondi del suo essere, dove risiedono l’essenza della vita e la fonte di tutta la saggezza, di tutta la creatività, di tutta la pace e di tutta la felicità… la parola meditazione non è nuova e non lo sono i suoi benefici… ma per secoli la tecnica di questo tipo di meditazione è andata dimenticata… è per questo che l’uomo soffre o sembra che soffra. È per questo che la sofferenza sta diventando universale così come una parte inevitabile della vita.”

Meditazione trascendentale ed istruzione

Il disagio giovanile è in questo momento uno dei fattori più cruciali della vita collettiva delle nostre società, poiché la formazione impartita nei percorsi di istruzione sarà determinante per quelle che saranno le future generazioni di ogni fascia sociale produttiva del nostro paese.

La crisi dell’uomo e della società di oggi chiama direttamente in causa il sistema scolastico, che non riesce ad assolvere il proprio compito di formare nel modo migliore i giovani. Lo scopo dell’istruzione dovrebbe essere quello di dare agli studenti la più ampia conoscenza e la più completa formazione disponibili, per metterli in grado di realizzare le loro mete e ottenere i massimi risultati nella vita, personale, sociale, professionale e spirituale.

La scuola finora ha risposto a questa sua responsabilità adottando un approccio nozionistico che privilegia la conoscenza, le informazioni date sulle varie materie, ma non si prende cura del contenitore della conoscenza, la mente dello studente.

Anche i vari tentativi di miglioramento del sistema scolastico hanno preso in considerazione principalmente gli aspetti esterni, “architettonici”, dell’istruzione, come la riforma dei cicli scolastici, dell’esame di stato, dei concorsi ecc. senza mai porre l’attenzione sullo sviluppo dell’ampio potenziale inespresso di intelligenza e creatività di ogni studente.

I risultati di questo approccio incompleto all’istruzione sono la crescita di stress e delle varie problematiche collegate: difficoltà di apprendimento, risultati scolastici insoddisfacenti, fenomeni di disadattamento, dispersione scolastica, crescita della violenza e della diffusione di fumo, alcool e droghe tra i giovani.

Oggi più che mai gli adolescenti sono sottoposti allo stress: vivono in un mondo caratterizzato da un rapido cambiamento, sempre più povero di punti di riferimento; sono stressati dai ritmi e dagli impegni della giornata e talvolta dalle aspettative dei genitori. Tutto questo stress indebolisce e in casi estremi può essere fatale.

Lo stress cronico produce lesioni funzionali nel cervello ed è alla base delle varie problematiche giovanili: ansia e insicurezza; dipendenza da fumo, alcool e droghe; comportamenti violenti; peggioramento dei risultati scolastici e abbandono prematuro dei percorsi di studio.

Per tale motivo che ho deciso di introdurre qui una parentesi relativa al tema di questo lavoro, poichè ritengo che fra le modalità di intervento più efficaci per il controllo dello stress nei giovani e per il controllo o la riduzione degli effetti dello stress, la Meditazione Trascendentale rappresenti una grande opportunità.

Questa tecnica è stata indicata inoltre come la migliore delle tecniche antistress ed è stata ampiamente studiata in diversi istituti universitari in tutto il modo e sono stati descritti i diversi effetti riguardo i miglioramenti sia sul piano del riequilibrio sia psichico che fisico.

Credo che in un lavoro, che ponga l’attenzione sullo stress, sulle sue complicanze e su alcune modalità di trattamento, sia opportuno presentare brevemente la tecnica ed i suoi effetti soprattutto all’interno del progetto “Scuola Senza Stress”.

Gran parte del successo che il “momento di quiete per la tecnica di Meditazione Trascendentale” sta incontrando nelle scuole di tutto il mondo è dovuto all’opera di promozione di David Lynch, il famoso regista americano che è anche fondatore e presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione David Lynch per l’Istruzione basata sulla Coscienza e la Pace nel Mondo. La sua fondazione offre borse di studio agli studenti che desiderano imparare la Meditazione Trascendentale nell’ambito della loro scuola.

La Meditazione Trascendentale può aiutare lo studente a liberarsi in modo naturale dallo stress della vita quotidiana e a ridurre e prevenire le diverse problematiche legate a quest’ultimo. Può, ad esempio, aiutare a ridurre l’iperattività e la difficoltà a concentrarsi, due problematiche in aumento tra gli adolescenti che oggi si tende a trattare farmacologicamente.

La Meditazione Trascendentale è una tecnica mentale semplice e naturale che si pratica per 15 o venti minuti due volte al giorno, stando comodamente seduti ad occhi chiusi. È  facile da imparare, piacevole da praticare.

Non è una filosofia né una religione, né richiede cambiamenti delle proprie abitudini o del proprio stile di vita;

Più di sei milioni di persone di ogni età, cultura e religione in tutto il mondo hanno imparato la Meditazione Trascendentale. Negli ultimi due anni più di 250000 studenti, insegnanti e genitori di centinaia di scuole di tutto il mondo hanno appreso la tecnica della MT.

Un’esperienza di trenta anni nelle scuole e nelle università di molte nazioni, suffragata da più di 600 studi scientifici indica che la Meditazione Trascendentale è particolarmente adatta ai giovani, poiché produce un’ampia gamma di benefici che sono importanti per la crescita e lo studio:

– aumenta la resistenza allo stress

– migliora il rendimento scolastico

– sviluppa la sincronizzazione degli emisferi cerebrali e quindi un funzionamento completo e integrato del cervello, che permette di esprimere il pieno potenziale della coscienza: l’attenzione, l’intelligenza, la creatività, la memoria e la capacità di apprendimento. Per questo è chiamata anche tecnologia della coscienza.

– promuove la salute fisica e psicologica e la crescita di una personalità stabile e matura

– previene il rischio di dipendenza da alcol e droghe

– riduce la violenza giovanile

– è di aiuto nei disturbi dell’apprendimento

 

Anche la scuola deve fare i conti con l’eccessivo livello di stress che caratterizza la vita odierna ed accompagna studenti ed insegnanti durante il percorso scolastico. L’eccesso di stress riduce la capacità di imparare e influenza negativamente i risultati scolastici, produce ansia e depressione, stimola la violenza e il fenomeno del bullismo, la dipendenza da alcool e droghe, il burnout e la dispersione scolastica.

Centinaia di istituti nel mondo hanno affrontato con successo i problemi della scuola e dei giovani introducendo nel programma scolastico giornaliero due “momenti di quiete per la tecnica di Meditazione Trascendentale”. Il profondo riposo procurato da questa tecnica è il modo più efficace per evitare i danni provocati dallo stress e sviluppare le potenzialità della mente e del cervello.

La Meditazione Trascendentale è l’antidoto naturale dello stress.
Centinaia di studi scientifici dimostrano che la speciale esperienza di profondo riposo procurata dalla Meditazione Trascendentale elimina e previene i tratti negativi e permette al cervello di esprimere più pienamente le sue funzioni, migliorando, l’intelligenza, l’attenzione, la memoria, la creatività
la capacità di apprendimento – in modo da studiare con profitto e senza sforzo, la resistenza allo stress – rende lo stress meno stressante e la vita più appagante,la salute, il sonno e la vitalità, la salute psicologica, riduce l’ansia e la depressione.

L’esperienza dello stato di riposata vigilanza prodotto dalla Meditazione Trascendentale è essenziale per sviluppare il potenziale mentale e un funzionamento cerebrale più ordinato e completo. Questa ipotesi è confermata da studi indipendenti di carattere diverso, che mostrano come la pratica della Meditazione Trascendentale integra le varie funzioni cerebrali e ravviva le aree inutilizzate del cervello.

Durante la Meditazione Trascendentale aumenta l’estensione delle aree della corteccia cerebrale che prendono parte alla percezione di un’informazione specifica, e aumenta la relazione funzionale tra i due emisferi. Questo cambiamento indica una maggiore partecipazione dell’intero cervello alla risposta agli stimoli, e dimostra che la Meditazione Trascendentale ravviva le riserve inutilizzate del cervello e sviluppa un funzionamento cerebrale integrato e completo

Durante la pratica della Meditazione Trascendentale aumentano il flusso cerebrale del sangue e la coerenza delle onde elettroencefalografiche nell’area frontale del cervello. Questo risultato è molto significativo, perché questa parte del cervello integra le intenzioni, gli obiettivi e le emozioni, oltre alle risorse percettive, motorie e intellettuali, canalizzandole nella produzione di pensieri e azioni focalizzate.

La coerenza delle onde EEG è una misura che riflette l’integrazione funzionale delle diverse aree del cervello. Si è visto che l’aumento della coerenza EEG rilevato durante la pratica della Meditazione Trascendentale è correlato con la crescita del QI, il miglioramento dei risultati scolastici, la crescita dell’efficienza neurologica e della flessibilità nell’apprendimento dei concetti; lo sviluppo di alti livelli di creatività e di stati di coscienza più elevati; alti livelli di ragionamento morale.

Studi psicologici dimostrano che la Meditazione Trascendentale sviluppa simultaneamente l’intelligenza pratica (una qualità che indica lo sviluppo di capacità intellettuali come l’ottimismo e la capacità di lavorare con gli altri e, di conseguenza, il successo sul lavoro e nelle relazioni sociali ed affettive); la creatività, l’indipendenza di campo, l’attenzione, la capacità di concentrazione e altre funzioni cognitive, emotive e percettive; tutto questo ad un’età alla quale non ci si aspetterebbe di vedere questi risultati.

presenterò qui alcuni di questi studi che ritengo fra i più rilevanti;

1)             Uno studio effettuato su lungo termine su soggetti ipertesi di età media di 67 anni, in cui i soggetti utilizzavano diverse procedure di trattamento dello stress, ha dimostrato una marcata riduzione della mortalità nei soggetti che utilizzavano la MT.

La riduzione della mortalità per danno cardiovascolare oscillava tra 75% ed il 76% in meno rispetto alle altre metodologie. (Journal of Social Behavior and Personality, 2001).

 

2)             Uno studio pubblicato sull’Journal of American Heart Assoociation dimostra che la riduzione dello stress conseguente all’uso della MT da solo può determinare la riduzione del rischio di attacchi cardiaci nella misura dell’11% e la riduzione del rischio di ictus cerebrali con una variabilità che va dal 7,5% al 15%.

Lo stesso studio dimostra che il controllo dello stress da solo era capace di incidere sulla patologia aterosclerotica senza intervenire sull’alimentazione.

(Journal of the American Hearth Association, (31-568-573,2000).

 

3)             La Stanford University ha publicato una meta analisi su 100 studi pubblicati sul controllo dell’ansia con diverse tecniche di diversa derivazione.

La MT era nettamente più efficace rispetto alle metodologie utilizzate per i gruppi di controllo.

Anche se lo studio non è recente conserva comunque indicazioni valide sul trattamento dello stress. (Journal of Clinical Psychology 1990).

 

4)             Altri studi hanno dimostrato la riduzione di richieste di visite mediche e di ospedalizzazione nei soggetti che utilizzavano  la MT per il controllo dello stress.

La differenza di richieste sebbene presente in ogni fascia di età diveniva molto evidente per i soggetti al di sopra dei 40 anni. (Psychosomatic Medicine).

 

5)             Un interessante studio svolto in Canada  ha confrontato due gruppi, ciascuno di 1418 pazienti per sei anni; i due gruppi non presentavano alcuna peculiarità per quanto riguardava il controllo dello stress o promozione della salute.

In un arco di osservazione di sei anni non sono state rilevate differenze rilevanti nei costi di assistenza sanitaria per i due gruppi.

In un ulteriore periodo di osservazione di sei anni un gruppo è stato istruito alla pratica della MT per ilcontrollo dello stress; per questo gruppo il costo di assistenza di tipo sanitario presentava una riduzione annua del 13,78% con una riduzione complessiva nell’arco dei sei anni del 52,25%.

(America Journal of Health Promotion, 10, 208-216, 1996).

 

6)             Infine un ulteriore studio dimostrava che l’utilizzazione della MT per il controllo dello stress poteva determinare la riduzione dei costi di assistenza agli anziani con una quota di riduzione del 23,84% annuo con una riduzione complessiva dei costi nell’arco di cinque anni del 69,84%.

(Journal of Social Behavior and Personality, 2001)

Per tradizione l’istruzione si occupa di ciò che lo studente studia e dei metodi per valutare la sua preparazione: le interrogazioni, i voti, gli esami. Eppure quanto gli studenti ottengono dalla scuola dipende soprattutto dal grado di attenzione della loro mente, cioè dalla loro coscienza. Se imparano con difficoltà, sono tesi, distratti, insoddisfatti o ansiosi, significa che la loro mente manca delle qualità naturali di riposo e attenzione necessarie affinché lo studio sia proficuo. Questa situazione, a sua volta, dipende da uno sviluppo incompleto del funzionamento cerebrale.

Grazie allo sviluppo delle moderne tecniche di diagnostica per immagini che hanno permesso di capire più a fondo il modo in cui il cervello funziona, gli scienziati sono arrivati alla conclusione che le qualità necessarie per studiare con profitto e senza sforzo e per crescere come adulti maturi, sani e realizzati sono il risultato di un funzionamento integrato e completo del cervello. Pertanto diventa vitale trovare un metodo che produca questo funzionamento ideale del cervello. Secondo gli scienziati, infatti, le esperienze che facciamo sviluppano la struttura del cervello, determinando quello che esso diventerà. La struttura del cervello a sua volta determina il modo in cui pensiamo, agiamo e affrontiamo le sfide della vita. Questa scoperta indica che per risolvere le problematiche dell’istruzione occorre tenere in considerazione l’influenza che l’esperienza scolastica ha sullo sviluppo del cervello.

Quando nasciamo il nostro cervello è costituito da 100 miliardi di cellule non completamente collegate tra loro. I collegamenti vengono creati dalle nostre esperienze. Ad ogni esperienza, neuroni individuali si collegano creando circuiti più ampi che rispondono come un’unità alle future esperienze. I circuiti che creiamo oggi determinano il modo in cui reagiremo domani. Alcuni tipi di esperienze, come quelle che producono stress, danneggiano questi circuiti cerebrali, altre li rendono più ricchi. La chiave per sostenere un processo di crescita continuo nella nostra vita consiste nello scegliere quelle esperienze che promuovono uno sviluppo continuo del cervello.

Il cervello è una struttura plastica, che si rimodella continuamente. Ogni giorno circa il 70 percento dei collegamenti tra i neuroni cambia a causa delle nostre esperienze. Attività diverse, come ascoltare la musica, pensare o fare dei calcoli, vengono impresse in forma fisica nella struttura e nel funzionamento del cervello e formano circuiti specifici di cellule. Lo stesso fenomeno interessa il processo di apprendimento, che più che un assorbimento di informazioni da parte della mente dello studente va inteso come un fenomeno biologico, un processo di metabolizzazione delle nozioni apprese che modifica la struttura cerebrale; pertanto è necessario che questo processo avvenga in modo da sviluppare un funzionamento cerebrale integrato che espanda le qualità positive importanti per lo studio e la crescita, come l’attenzione, l’intelligenza, la memoria, la creatività, la capacità di apprendimento, l’autosufficienza e la maturità.

Oggi la scuola non è organizzata per promuovere questo sviluppo: la crescita dell’intelligenza si ferma tra 18 e 20 anni di età e alla fine del percorso scolastico anche i giovani più preparati non sono in grado di usare più del cinque o dieci percento delle proprie potenzialità mentali. Ciò è dovuto al fatto che l’istruzione produce uno sviluppo cerebrale frammentato. L’enfasi sullo studio di materie specifiche e sulla specializzazione sviluppa aree specifiche del cervello; la mancanza di un’esperienza che crei integrazione tra queste aree fa si che alla fine del percorso scolastico il cervello dello studente sia come un inisme di molti frammenti, scarsamente collegati tra loro.

Ma oltre allo studio, tutto ciò che riguarda il periodo scolastico influenza la formazione del cervello: le relazione con i compagni, le aspettative, le sfide dell’apprendimento, il cibo, le abitudini, qualsiasi cosa lascia una traccia nel funzionamento del cervello. Quando queste situazioni creano stress, il cervello ne viene danneggiato. Situazioni di stress acuto e cronico si strutturano fisiologicamente e creano squilibri nella biochimica e nell’attività elettrica del cervello, dando origine a “lesioni funzionali”, aree nelle quali l’attività dei neuroni è praticamente assente. Nelle immagini SPECT (Single Photon Emission Computer Tomography) queste aree appaiono come buchi nel cervello (vedi figura).

Le aree interessate da lesioni funzionali non sono in grado di esercitare il loro compito e quindi producono disturbi a livello mentale, emotivo o funzionale, come mancanza di attenzione o di memoria, iperattività, aggressività, emotività, difficoltà di apprendimento, senso di inadeguatezza. Gli squilibri biochimici e le anormalità del funzionamento cerebrale sono le radici biologiche dei problemi dei giovani e della scuola.

Lo stress, ad esempio, crea disfunzioni nella corteccia prefrontale, un’area del cervello particolarmente importante nel periodo formativo. La corteccia prefrontale è il controllore esecutivo, struttura gli obiettivi che vogliamo raggiungere e pianifica il futuro; integra il ragionamento e le emozioni; prende tutte le decisioni, dalle più piccole a quelle più importanti che determinano il futuro dello studente. Quando è colpita dallo stress provoca comportamenti rischiosi e danneggia il funzionamento del corpo e della mente.

La Meditazione Trascendentale è una diffusa tecnica di sviluppo personale che in modo naturale promuove il pieno sviluppo delle risorse individuali e un’ampia serie di benefici per l’apprendimento, la salute e il comportamento. La pratica della Meditazione Trascendentale è semplice, non comporta alcuna scelta filosofica o religiosa, abitudini o stili di vita particolari; è perfettamente adatta alla vita odierna, idonea per ogni livello di cultura, estrazione sociale o religiosa; si integra facilmente con il normale piano di studi. Richiede solo due periodi di 15 o 20 minuti al giorno, stando comodamente seduti ad occhi chiusi.

Stimoli sensoriali specifici producono l’attivazione di aree isolate del cervello. Durante la pratica del Programma di Meditazione Trascendentale la risposta del cervello agli stimoli è distribuita più ampiamente attraverso la corteccia cerebrale. L’ampia distribuzione indica una maggiore partecipazione dell’intero cervello in risposta ad uno stimolo. Ciò dimostra che durante la Meditazione Trascendentale si ravvivano le riserve cerebrali latenti, il che indica un aumento nel funzionamento totale del cervello. Grazie a questo processo il cervello si abitua a rispondere in modo più completo a qualsiasi stimolo, rendendo ogni esperienza più ricca e appagante.

Durante l’esperienza della Meditazione Trascendentale si verifica un aumento del flusso del sangue in tutta la corteccia cerebrale, sia nelle regioni frontali sia in quelle posteriori, mentre attività specifiche, come leggere, parlare ecc, aumentano il flusso sanguigno solo nelle aree cerebrali corrispondenti.

Durante la MT aumenta la produzione di onde alfa, le onde che indicano uno stato di rilassamento,  nella regione prefrontale del cervello. Questo fenomeno indica il ravvivamento di questa importante area e delle sue funzioni. La regione prefrontale infatti ha la funzione importante di valutare, pianificare e decidere, è responsabile della memoria a breve termine, per il senso etico e controlla gli impulsi.

Studi elettroencefalografici dimostrano che durante la Meditazione Trascendentale aumenta la coerenza (un indice di ordine) delle onde cerebrali, su tutto il cervello e a tutte le frequenze. È stato dimostrato che la coerenza, o integrazione del funzionamento cerebrale, rappresenta un aspetto importante dello sviluppo del cervello e dei processi cognitivi. Ad esempio, alti livelli di coerenza elettroencefalografica rilevati durante la pratica della Meditazione Trascendentale sono correlati ad un’ampia gamma di capacità mentali, che comprendono la creatività, l’efficienza nell’apprendimento, l’intelligenza verbale, un modo di ragionare basato su principi morali più elevati, una migliore salute mentale, maggiore efficienza neurologica, e migliori risultati scolastici.

Un’altra dimostrazione di un uso più completo del cervello è data dalla scoperta che l’intelligenza continua ad aumentare nei giovani e negli adulti che praticano il programma di Meditazione Trascendentale, anche molto dopo i 17 anni, l’età che normalmente è considerata il limite per lo sviluppo dell’intelligenza.

Tutte queste considerazioni indicano che sviluppare un funzionamento integrato e completo del cervello significa sviluppare il pieno potenziale degli studenti e rispondere all’esigenza di prevenire ed eliminare lo stress, l’ansia, i disturbi dell’apprendimento, migliorare la soddisfazione nello studio e i risultati scolastici.